Malattia di Castleman

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Che cosa è

La malattia di Castleman è una malattia rara acquisita (non ereditaria), che comprende un gruppo eterogeneo di disordini linfoproliferativi che hanno tutti le stesse caratteristiche istopatologiche. Può manifestarsi a qualsiasi età. La caratteristica è l’ingrossamento di uno o più linfonodi (linfoadenomegalie) associati o meno a sintomi sistemici come febbre e stanchezza, dovuti ad un aumento di proteine infiammatorie (citochine), in particolare dell’interleuchina-6 (IL-6). È frequente il riscontro di manifestazioni cliniche su base autoimmune. Alcune forme multicentriche sono associate a infezione da Human Immunodeficiency Virus (HIV) e/o da Herpesvirus-8 (HHV8).

In base al numero delle stazioni linfonodali coinvolte e, nelle forme multicentriche non dovute all’HIV, alla presenza o assenza dell’HHV-8, possiamo distinguere:

  • la forma unicentrica, caratterizzata da un aumento di volume di un singolo linfonodo o di una stazione linfonodale
  • la forma multicentrica, in cui sono coinvolte più stazioni linfonodali e comprende:
  • La forma associata ad HHV8 (MCD HHV8+)
  • La forma HHV8 negativa (MCD HHV8-), che, a sua volta, comprende:
  • La MCD idiopatica (iMCD), con due sottotipi:
  • Classico, iMCD-NOS (not otherwise specified)
  • iMCD-TAFRO, caratterizzata da riduzione delle piastrine (trombocitopenia),  anasarca, mielofibrosi, febbre, disfunzione renale e aumento delle dimensioni de fegato e/o della milza (epatomegalia e/o splenomegalia).
  • MCD-POEMS, caratterizzata da polineuropatia, epato e/o splenomegalia, endocrinopatia, picco monoclonale, alterazioni cutanee [skin]).

Sintomi

Nella forma unicentrica le sedi più comunemente coinvolte sono i linfonodi toracici (in particolare mediastinici), laterocervicali e addominali. Il coinvolgimento dei linfonodi mediastinici si manifesta con segni e sintomi tipici: difficoltà respiratoria, tosse, ostruzione dei vasi venosi.

Nella forma multicentrica, i sintomi sono variabili a seconda del sottotipo. Oltre alle linfoadenopatie coinvolgenti sedi multiple e ai sintomi sistemici, possono essere presenti epatomegalia e/o splenomegalia, con edemi e versamenti, anemia, riduzione dei globuli bianchi (leucopenia), trombocitopenia e alterazione della funzionalità epatica e renale. Nella forma i-CMD TAFRO sono presenti trombocitopenia, edemi diffusi, fibrosi del midollo osseo, febbre, disfunzione renale ed epatosplenomegalia e nella sindrome MCD POEMS si riscontrano alterazione di nervi periferici, epatosplenomegalia, alterazioni del sistema endocrino, alterazione delle proteine del sangue, alterazioni cutanee.

Diagnosi

La diagnosi si basa sull’esame istologico della biopsia del linfonodo interessato. Fondamentale è anche la ricerca dei virus HIV e HHV8 nel linfonodo per la diagnosi differenziale fra la forma multicentrica HHV8-associata e quella idiopatica.

Posta la diagnosi istologica, per poter caratterizzare il tipo e l’estensione della malattia, è necessario eseguire indagini ematochimiche (emocromo, coagulazione, funzionalità renale ed epatica, proteina C reattiva, VES, fibrinogeno, elettroforesi e immunofissazione sierica e ferritina, autoimmunità, dosaggio IL-6), virologiche (sierologia HIV e carica virale dell’HHV8 su sangue venoso periferico), strumentali (ecografia, PET/TC). La biopsia osteomidollare è utile per escludere altre malattie ematologiche, quali linfoma e mieloma.

Terapia

Nella forma unicentrica il trattamento standard curativo è l’escissione chirurgica completa. Se non è praticabile, si adoperano altri tipi di terapia locale (radioterapia, embolizzazione) o terapia sistemica con anticorpi anti-CD20 (rituximab) e anti-IL-6 (siltuximab), in caso di uno stato infiammatorio acuto.

Nella forma multicentrica la terapia di prima linea si basa su un anticorpo monoclonale, il siltuximab, associato o meno a terapia corticosteroidea. Altre opzioni terapeutiche sono rappresentate da corticosteroidi, rituximab, talidomide, lenalidomide, bortezomib, ciclosporina, sirolimus, interferone e chemioterapia “lymphoma-like”.

Nella forma multicentrica associata ad HHV8 in assenza della positività per HIV, il rituximab, associato o meno a chemioterapia, rappresenta la terapia di scelta; in alcuni casi si è dimostrata efficace l’associazione con terapia antivirale, valganciclovir.

Prognosi

La forma unicentrica ha un andamento benigno, mentre quella multicentrica può avere un decorso clinico variabile, da indolente ad aggressivo.

 

Codice esenzione

Ancora priva di codice di esenzione.

A chi rivolgersi

Ematologia, Dipartimento di Medicina Traslazionale e di Precisione, Università Sapienza, AOU Policlinico Umberto I.

Dott.ssa Giovanna Palumbo, Via Benevento 6, Accettazione-ambulatorio pediatrico 1° piano.

Per prenotare una prima visita: rare.ematologiapediatrica@policlinicoumberto1.it

Dott.ssa Alice Di Rocco, Via Benevento 27A, 2° piano.

Per saperne di più

AMICa ODV (https://www.amicaodv.it/)

Euro Castleman (https://castleman.eu/it/)

Castleman Disease Collaborative Network (CDCN) (https://www.cdcn.org/)